Dolomia principale
La dolomia è una roccia sedimentaria carbonatica costituita principalmente dal minerale dolomite, chimicamente un carbonato doppio di calcio e magnesio CaMg(CO3)2] dal colore variabile dal grigio al bianco-rosato e dalla tessitura saccaroide, cioè granulare come lo zucchero.
Prende il suo nome dal naturalista e geologo francese Déodat de Dolomieu, che nel 1791 osservò tale roccia nei gruppi montuosi delle Dolomiti nel nord Italia.
La Dolomia Principale si presenta in bancate compatte e può essere intervallata da brecce e calcareniti contenenti rari fossili del gasteropode Worthenia contabulata e del lamellibranco Neomegalodon gumbeli.
Una caratteristica tipica della Dolomia Principale è la sua ciclicità, visibile osservando le pareti costituite da strati molto regolari. Osservando da vicino ogni singolo strato si può notare come esso sia a sua volta composto da due parti: una è fittamente laminata e corrisponde a tappeti di alghe fossilizzate, l'altra è più massiccia ed è formata da fango calcareo trasformato in roccia con inglobati i modelli interni dei bivalvi, i megalodonti. Il ciclo si ripete decine e decine di volte per una fortunata concomitanza di cause tra cui un lento, ma continuo abbassarsi del fondo del mare (subsidenza) che, compensando la deposizione del fango e la crescita dei tappeti di alghe, mantiene costantemente l'intera regione in condizioni di acque molto basse.