Fauna delle Piccole Dolomiti
La zona di Recoaro Terme e dei dintorni è un prezioso scrigno della biodiversità del Veneto, che consente agli amanti della nature di osservare molti animali nel loro habitat naturale.
Il camoscio
Il camoscio è molto diffuso in Italia.
Sicuramente avvistarlo è relativamente facile dai sentieri nei fondovalle con un buon binocolo, normalmente si trova o in branchi di femmine e piccoli o maschi solitari. Le zone che preferisce sono i pascoli sopra il limite arboreo. Più difficile è un avvistamento ravvicinato a causa della sua innata diffidenza.
Il camoscio è un mammifero dell'ordine dei Artiodattili, della famiglia dei bovidi. Il nome scientifico del camoscio è Rupicapra rupicapra.
Un adulto medio pesa dai 20 ai 45 Kg. Il camoscio adulto è alto dai 70 ai 85 cm e lungo dai 110 ai 140 cm.
Il colore del camoscio varia a seconda delle stagioni. Il camoscio nel periodo estivo è bruno (rosso - marrone) con una fascia nera sul dorso, mentre diventa Bruno scuro (marrone molto scuro) con dorso, ventre e guance bianche.
Il camoscio vive in media dai 10 ai 15 anni e si nutre di erbe comuni ed erbe medicinali, germogli, aghi di pino, mughi, felci e muschi. La sua agilità è proverbiale: il camoscio ama correre e giocare con i suoi simili, superando velocemente grandi dislivelli su pietraie e pareti rocciose apparentemente inaccessibili. Le corna, a uncino, sono presenti nei due sessi, ma nel maschio sono più massicce. I piccoli, raramente gemelli, nascono verso la fine di maggio dopo sei mesi di gestazione. Il camoscio vive in montagna nelle vette e boschi più alte. Il camoscio riesce a vivere fino ad altezze di 3000 metri.
La marmotta
La Marmotta è un roditore di facile osservazione nei pascoli al di sopra della vegetazione arborea. Il suo habitat tipico è rappresentato dalle praterie alpine e dagli ambienti di transizione ad esse attigui, formazioni basso-arbustive e zone rocciose.
Di abitudini diurne, dedica la giornata alla ricerca di cibo (varie specie erbacee e avolte qualche insetto o vermi), a farsi pulizia, a prendere il sole e a giocare con i conspecifici. Trascore la notte e le ore più calde del giorno all’interno della tana scavata nel suolo.
Le tane possono essere molto complesse e vengono distinte in estive e invernali. Le prime presentano numerose entrate, generalmente poste su un prato al riparo di una roccia o di un cespuglio, da queste diparte un intricato sistema di cunicoli alla profondità di 30 – 90 centimetri, alcuni con funzione di latrine, altri a fondo cieco, altri lunghi parecchi metri e conducenti al nido, un vano tappezzato di erba secca dove gli animali si riposano e hanno luogo i parti e l’allattamento dei piccoli.
Le tane invernali hanno una sola entrata, con un corridoio di 6 – 10 metri prevalentemente rettilineo al cui termine dopo un tratto in salita, si trova la camera in cui gli animali, in gruppi anche numerosi, vanno in letargo.
Il letargo (da ottobre ad aprile) è regolato da fattori esterni (temperatura, luminosità) ed interni (ormoni), i cui meccanismi d’azione sono ancora in parte sconosciuti.
Durante il sonno la Marmotta rallenta tutte le funzioni vitali: la temperatura corporea scende a 5 gradi, il battito cardiaco rallenta a 5 al minuto e le inspirazioni scendono a una ogni 5 minuti. Questo rallentamento del metabolismo consente un enorme risparmio energetico, anche se la mortalità, specialmente nei piccoli, rimane molto alta.
Il risveglio coincide con il periodo degli accoppiamenti. Al termine della gestazione di 30 – 35 giorni, la femmina dà alla luce 2 – 7 piccoli, che usciranno dalla tana dopo 40 giorni.
Tra i fattori di mortalità della specie va ricordata la predazione, dovuta principalmente all’Aquila reale e ove presenti ai cani vaganti. Di fronte al pericolo, una o più marmotte emettono un grido acuto detto fischio, provocando la fuga di tutti gli individui nelle tane.
La vipera
La vipera comune (Vipera aspis), diffusa quasi esclusivamente in collina e in montagna. Caratteri distintivi della vipera comune: lunghezza degli adulti solitamente inferiore agli 80 cm e comunque sempre ampiamente al di sotto del metro;i giovani, che misurano alla nascita intorno ai 20 cm, hanno una colorazione simile a quella degli adulti.
Altri tratti caratteristici della vipera comune sono il capo triangolare, ben distinto dal collo, muso squadrato con apice rivolto in alto, pupille verticali, squame del capo piccole; corpo massiccio, coda corta. Postura e movenze possono aiutare il riconoscimento a distanza: le vipere tengono spesso il corpo ripiegato a S e fuggono con andatura lenta, senza farsi troppo notare.
Le vipere vivono di preferenza nelle zone ben assolate e ricche di vegetazione (boscaglie, arbusteti, zone rocciose, pietraie). In estate, nelle ore più calde, stanno al riparo tra la vegetazione, mentre sono più attive al mattino e di sera. Con temperature più fresche (primavera, autunno) si espongono più a lungo al sole. In questi periodi è più elevato il rischio di un incontro ravvicinato, in quanto le vipere sono più lente e non sempre si allontanano spontaneamente.
Il rondone alpino
Con il corpo dalla forma aerodinamica, il Rondone alpino e' un volatore eccezionale. La sua vita si svolge tutta in aria, caccia, gioca, si pulisce, si lava, e dorme...
Il Rondone alpino si distingue dalle altre varieta' di rondoni per essere la sola con il ventre di colore bianco; e' lungo circa 22 cm e pesa 80/120 grammi; vive mediamente 7 anni, ma in casi eccezionali fino a venti anni.
Uccello migratore, (l'inverno lo passa in Africa), ritorna ogni anno a maggio nei siti di nidificazione, le coppie rimangono assieme per molti anni; la femmina depone 2/3 uova e all'incubazione provvedono entrambi i genitori.
Dopo 40 giorni, i piccoli spiccano il volo, e in pochissimo tempo diventano abili in aria come gli adulti.
Si ciba di insetti volanti e ragni, quando devono sfamare i piccoli, in un giorno possono catturare anche 50 gr di insetti.
La poiana
La poiana comune (Buteo Buteo, Linnaeus 1758) è un uccello da preda tipico dell'Europa. Ha una lunghezza tipica tra i 51 e i 57 cm$con una apertura alare dai 110 ai 130 cm, rendendolo un predatore di medie dimensioni. Il suo habitat copre la maggior parte dell'Europa e si estende in Asia. Vive in tutte le zone tranne che nelle zone più fredde.
Vive nei boschi, ma di solito caccia in territori aperti. Mangia soprattutto piccoli mammiferi e, talvolta, carogne di animali (saprofagia).
Le poiane sono gli uccelli più cacciati in tutta l'Inghilterra. Stanno aumentando di numero in Gran Bretagna e si stanno estendendo ad est dalle loro precedenti roccaforti occidentali.
Generalmente non si spostano in stormi ma possono essere visti insieme durante una migrazione o in un buon habitat. Lo scrittore vittoriano William Crossing disse di aver visto gruppi di 15 o più in alcuni posti.