Natura: animali, fiori e piante delle Alpi
L'ambiente montano è tra i pochi che può essere considerato integro ai giorni nostri... o almeno, quasi.
L'uomo è intervenuto anche pesantemente su questa nicchia ecologica, prima con i pascoli, i tagli dei boschi, poi con le opere idrauliche per la captazione delle acque, le cave e le strade; infine con gli impianti turistici (funivie, skilift) e con alberghi anche in alta quota, senza dimenticare la pratica della caccia fatta in ogni epoca.
L'uomo è vissuto in e della montagna fino a mezzo secolo fa, poi l'ha progressivamente abbandonata al suo destino, ma l'equilibrio era stato ormai alterato.
Parchi naturali, flora e fauna, turismo natura, vacanze natura per assaporare e scoprire la bellezza delle montagne delle Alpi.
Oggi si sta cercando un nuovo equilibrio, grazie anche ad una maggiore coscienza ecologica, frutto degli ultimi decenni. Con le re-introduzioni di specie estinte, come l'orso e il gipeto, si sta cercando di riparare ai danni provocati dalla caccia e dalle mutate condizioni ambientali.
Nei territori della Valle dell'Agno e della Valle del Chiampo e sui rilievi più aspri delle Piccole Dolomiti si possono scoprire i segni di un mondo antico: una contrada con la sua fontana, il pascolare placido delle mucche, un prato che sembra un tappeto fiorito, un castagno che si piega in attesa dell'autunno o le stalattiti di ghiaccio che scintillano al sole accolgono il visitatore in un paesaggio incantato.
Nelle valli dell’Agno e del Chiampo si possono fare lunghe passeggiate all'ombra dei boschi, escursioni o arrampicate, godendo dello sfondo di uno splendido scenario montano. E' possibile praticare sport estivi e invernali, ma si possono anche ammirare i fossili di Bolca o visitare le trincee della prima guerra mondiale a Campogrosso e si può indagare il mondo della botanica percorrendo i sentieri ricchi di flora e osservando il patrimonio boschivo e le specie animali.
Gli insediamenti umani sono il frutto di un secolare lavoro di generazioni di famiglie che con grande fatica hanno saputo convivere con amore con l'ambiente talvolta duro e ostile. Ne sono esempio di muri a secco realizzati pietra su pietra per strappare porzioni di pianura sulle quali coltivare la vite o il granoturco.
In molte contrade sono rimasti soltanto gli anziani, orgogliosi custodi delle tradizioni del mondo contadino, ma negli ultimi decenni alcuni giovani hanno iniziato a recuperare il patrimonio edilizio costruito nel passato.