Campogrosso: il ponte di corda lungo 100 metri
Verrà inaugurato il 17 settembre 2016 il ponte tibetano, o ponte di corda, lungo 100 metri che collegherà il sacrario del Pasubio con Campogrosso, lungo la strada del Re, e da domenica 18 settembre 2016 sarà liberamente percorribile al pubblico!
Non si tratta di un vero e proprio ponte tibetano, poiché non è costituito da sole tre corde, ma si tratta di una struttura in acciaio che lo rende un ponte di corda lungo e alto, ma stabile e facilmente percorribile: quattro robusti cavi in acciaio ne costituiscono l'ossatura, ancorata alla roccia ai due versanti distanti 105 metri, e una serie di piastre in acciaio, a griglia, fungono da pavimento calpestabile. La passerella è lunga 105 metri, larga 70 cm ed i parapetti sono alti 130 cm e protetti da reti, le corde antivento inoltre lo rendono sicuro e stabile.
L'altezza del ponte è tanto mirabile quanto la lunghezza, ben 35 metri nel punto sospeso più alto da terra, quindi l'unico possibile impedimento nel percorrerlo potrebbero essere le vertigini!
Non è il ponte più lungo d'Italia, ma sicuramente, nel suo genere, rientra tra quelli più spettacolari di tutto l'arco alpino.
Il ponte "tibetano" ripristina l'anello di Campogrosso e permette di percorre nuovamente, senza grossi ostacoli, la Strada del Re verso l'Ossario del Pasubio
Questo ponte permetterà finalmente di raggiungere il sacrario militare del Pasubio (l'Ossario del Pasubio) da Campogrosso, e viceversa, lungo la Strada del Re, che era franata ormai parecchi anni fa, nel 2008 e poi ancor più gravosamente nel 2010, in un punto che l'aveva resa percorribile solo con un lungo raggiro del fronte franoso.
La Strada del Re era, prima del 2008, percorsa da moltissime persone, sia turisti che sportivi, e permetteva un comodo collegamento tra Pian delle Fugazze, l’Ossario del Pasubio e passo Campogrosso.
In tutti questi anni l'opzione del ripristino della strada era stata presa in considerazione, ma vista la possibilità di futuri smottamenti nella zona instabile e visti i costi, è stata scelta come soluzione la costruzione del ponte, che tra problemi, rinvii, critiche e quant'altro, è infine arrivata a completamento!
Si tratta di un ponte che “possiamo definire legame tra il passato, rappresentato dalla Strada del Re, costruita in tempo di Prima Guerra Mondiale dall’esercito – ha dichiarato il sindaco di Valli del Pasubio Armando Cunegato – il nostro presente con le sue necessità ed il futuro, dato che confidiamo molto nell’attrattiva che il ponte avrà per rilanciare il turismo nel nostro comune"
Il ponte tibetano di Campogrosso e Valli del Pasubio sarà intitolato alla sezione Avis di Schio, come dichiarato dal sindaco: “Abbiamo deciso di intitolare il ponte alla sezione Avis di Schio che è molto legata a quella zona. La loro sezione infatti festeggia quest’anno il 60esimo della fondazione, poiché nacque in seguito al tragico incidente del primo settembre 1956, quando una corriera che transitava nella zona dell’attuale ponte di corde scivolò sotto strada. La grande domanda di sangue per salvare i numerosi passeggeri feriti determinò di fatto la nascita dell’Avis scledense”
Questo ponte "tibetano" rientra nel piano VaPoRe (acronimo delle iniziali dei tre Comuni coinvolti in questo progetto, che sono Valli del Pasubio, Posina e Recoaro Terme): si tratta di un piano ambizioso, lanciato nel 2010 per la riqualificazione ed il rilancio turistico delle Piccole Dolomiti, che punta a realizzare una pista ciclo-pedonabile lunga oltre 20 chilometri che possa portare da Bocchetta Campiglia a Recoaro Mille, attraversando gli splendidi panorami delle vallate della Val Leogra e della Valle dell'Agno.
Ora un primo grande passo è fatto.
L’alta Valleogra avrà la tanto attesa opera colossale, che sarà un forte richiamo turistico, e tutti gli amanti della montagna avranno nuovamente l'anello di Campogrosso percorribile, l'Ossario del Pasubio facilmente raggiungibile e un ponte "tibetano" da percorrere con mille emozioni!