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Sorpresa: arriva un altro lupo

RECOARO.
Avviate ulteriori verifiche dopo il passaggio del precedente esemplare che è inserito nel progeto “Slowolf”. Sono state rinvenute impronte tra Merendaore e Maltaure. Non è Slavc poiché il radiocollare lo segnala stabilmente in Lessinia
Le montagne vicentine sono sempre più regno della fauna selvatica. Dopo le incursioni di orsi trentini e sloveni, il ritorno della lince e la “scappatella” del lupo Slavc nella Pedemontana, con passaggio nell'area recoarese, viene segnalata la presenza di un altro lupo. Ancora nella Conca di Smeraldo. Impronte, che per dimensione e forma sono riconducibili a quelle di un “canide”, sono state notate in località Maltaure e Merendore.  La conferma arriva dalla Forestale. Difficile che le tracce siano di Slavc, visto che gli ultimi rilevamenti del radiocollare lo danno nel parco della Lessinia dove pare abbia trovato la sua compagna (anche se non può essere escluso, fino a quando non verranno raccolti peli o feci da analizzare per ricostruire la mappa genetica dell'animale). Ma il fatto che non sia stato più registrato in zona il segnale dell'apparecchio di rilevamento di cui è dotato Slavc, fa supporre che le impronte siano di un altro animale della sua stessa specie. Slavc, che dalla Slovenia è giunto in Italia fino ad arrivare nel Vicentino per poi porseguire verso il territorio Veronese, è stato individuato in questi giorni nel parco regionale della Lessinia a confine con il Trentino Alto Adige. E pare anche poco probabile che le tracce rinvenute tra Maltaure e Merendaore possano essere della sua “compagna”, perché le femmine si spostano poco dal loro habitat. Quindi che sia arrivato un nuovo esemplare di lupo sloveno è altamente probabile. Il nuovo animale che ha lasciato tracce del suo passaggio a Recoaro Terme non appartiene al gruppo di lupi studiati dal progetto Slowolf (come Slavc) perché l'unico maschio senza il radiocollare attivo è Brin: nato nel 2007 e di taglia simile a Slavc, ha già lo status di “maschio alfa” cioè capobranco, avendo figliato nella primavera del 2010 e quindi poco propenso ad abbandonare il territorio conquistato.  «Che arrivassero altri lupi sulla scia di Slavc era quasi certo - spiega il comandante del coordinamento distrettuale della Forestale di Asiago, Isidoro Furlan -. Un lupo, nel suo spostamento, lascia una scia olfattiva che altri lupi sono invogliati a seguire poiché viene interpretata come un messaggio di tranquillità, relativo alla presenza di cibo e di ambienti sicuri».