Cucina genuina cucina vicentina: conosci la cucina di Recoaro Terme?
A Recoaro Terme è possibile gustare una varietà davvero ampia di piatti tipici regionali, provinciali e locali: dagli antipasti al dolce, primi, secondi e contorni per tutti i gusti, genuini e tipici della cucina del nord-est.
E’ una cucina semplice, che segue il ritmo delle stagioni e propone, periodo per periodo, un’ampia varietà di pietanze contadine e montanare.
Gli antipasti tipici Veneti che si possono gustare a Recoaro Terme
Tra gli antipasti tipici che si possono gustare a Recoaro Terme non si possono non provare i taglieri di affettati locali, con “sopressa” (un insaccato simile al salame, ma dalle caratteristiche uniche), polenta, formaggi di malga e sottoli prodotti e conservati secondo la tradizione montanara.
O buonissimi sono anche i germogli serviti con salame cotto con aceto balsamico.
A Recoaro Terme la cucina è tradizione: primi piatti ricchi, sostanziosi e gustosi
Tra i primi piatti sono sicuramente da provare gli “gnocchi con la fioretta”: degli gnocchi fatti con farina bianca, sale e “fioretta” (il primo fiore che si forma durante la produzione del formaggio, molto simile alla ricotta ma liquida, che si può anche gustare da sola). E dopo gli gnocchi i piatti di pasta con i sughi di selvaggina, dal colombino all’anatra come i “bigoi col colombin” o “bigoi co l’arna”, ed i minestroni di verdura… deliziosi se consumati nei rifugi ad alta quota (tipico il minestrone di fine stagione al Rifugio Fraccaroli). E ancora “pasta e fasoi” alla vicentina, con le tagliatelle fresche all’uovo, e “risi e bisi”.
E parlando di riso, i risotti non mancano di certo: con i “bruscandoli” (che si raccolgono ad inizio primavera sui margini di boschi e fiumi), con i “pissacan” (il tarassaco) o con le zucchine in estate, o ancora con le varie erbe saporite che spesso si coltivano negli orti officinali, o in autunno con la zucca, con le patate, con il radicchio e con i carciofi.
Ci sono poi i piatti più antichi, come la “mosa”, una zuppa a cui viene aggiunto del latte e a volte un pugno di riso, e la “panà”, con pane raffermo e brodo di pollo.
La polenta è un elemento che si ripropone spesso nella cucina veneta e vicentina
Tra i secondi piatti torna frequente la polenta, da accompagnare ad arrosti di selvaggina (“polenta e osei”), al camoscio in salmì, allo spezzatino di capriolo o di asino (“polenta e muso”).
Tipici della zona e del veronese i “corgnoi” o “bogoni”, che altro non solo che le lumache, accompagnate anche loro con polenta solitamente.
Se passiamo al pesce troviamo invece il “baccalà alla vicentina”, lo stoccafisso, il merluzzo essicato al sole e non sotto sale come in molte altre zone d’Italia… e indovinate con cosa si accompagna? certo, la polenta, che difficilmente manca nella tavola tipica locale.
Ci sono inoltre le carni salate o affumicate, le salsicce e le sopresse insaporite e speziate (tra le spezie le più usate sono chiodi di garofano, cannella e bacche di ginepro), fatte principalmente di carne di maiale.
Come contorni sono spesso usati i prodotti stagionali dell’orto e dei prati, fresci o cotti, dall’asparago bianco di Bassano, alle patate di Rotzo e della Selva, i piselli di Lumignano, i fagioli di Lamon, i tartufi di Nanto e Marana, il broccolo fiolaro di Creazzo.
E per affiancare i piatti tipici di Recoaro Terme e del vicentino si possono i vini, derivanti da un’ampia e lunga tradizione, tra i quali se ne distinguono di DOC (Denominazione di Origine Controllata), come il Cabernet di Breganze, il Gambellara, il Garganega dei Colli Berici o il Durello dei Lessini.