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Tritoni: tra i laghetti e le pozze d'acqua di montagna

Quanti di voi conoscono i tritoni? quest'anno abbiamo avuto il piacere di trovarli e poterli osservare tra i laghetti e le pozze d'acqua di montagna, colorati e schivi, nel loro ambiente naturale.

Le Piccole Dolomiti sono un ambiente bello e sano per tutti.

In Italia i tritoni si trovano soprattutto nella zona delle apli, dove vive la sottospecie "tritone alpino" (triturus alpestris alpestris), che si caratterizza per la gola completamente arancione. Sono animali che non tollerano bene il caldo, ma nonostante la calura che ha caratterizzato questa estate, ad alta quota non hanno sofferto troppo e si osno mostrati numerosi e attivi.
Un'atra cosa che mal tollerano è l'inquinamento: basta poco per sterminare un'intera colonia, pesticidi, detersivi, sostanze chimiche alteranti... quindi vederli numerosi e di varie fasce di sviluppo (dal girino all'adulto) la dice lunga sulla salute delle nostre montange e delle acque che ci scorrono!

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© Foto di Ferrari Stefano e Storti Chiara Francesca

Il tritone alpino: uno dei più belli e colorati

E' un capolavoro di colori: marmorizzato e scuro sulla schiena, ha un ventre arancione brillante che si può notare quando sale in superficie a respirare per poi rituffarsi piroettando verso il fondo dell'acqua. Il maschio ha sulla schena una cresta con gli apici gialli ed ha i fianchi marmorizzati di blu, turchese e bianco, punteggiati di nero... e ovviamente un ventre arancio fuoco. La femmina è un po' meno appariscente: non presenta la cresta dorsale ed ha il ventre più pallido, che arriva a volte ad essere di tonalità giallo scuro.
I tritoni hanno comunque colorazioni varie: se ne possono trovare di molto scuri (grigio- nero) fino a esemplari più chiari (marroncino chiaro). Posso raggiungere una lunghezza di 8-10 centimetri.

Il tritone vive d'estate nell'acqua e d'inverno nella terraferma

Solitamente i tritoni passano la maggior parte del tempo nell'acqua, per tutta la durata della bella stagiona, da marzo a poco prima dell'inverno, e si spostano nella terraferma per svernare durante i mesi freddi.
A marzo sono probabilmente guidati verso le pozze di acqua, anche di formazione recente come alcuni laghetti dei giardini, dall'odore delle alghe che colonizzano le varie zone terresti, e allo stesso modo si spostano nelle zone di riproduzione.
Le femmine depongono quindi le uova, fino a 200 per ogni esemplare, ancorandole le une alle altre a foglie ed alghe.
Lo sviluppo delle uova e degli embrioni è molto variabile e dipende dalla temperatura dell'acqua in cui si trovano: da un mese in acque fredde (attorno ai 12-13°) fino a 2 settimane in acque più calde (che arrivano a 19°). Dopo questo periodo le larve sono piccolissime, lunghe circa 1 centimetro, ma in pochi giorni cominciano a sviluppare prima gli arti anteriori e poi quelli posteriori. Hanno all'inizio un colore quasi traslucido, come un pesciolino grigio chiaro, e poi diventano più scure e riconoscibili.
Quando raggiungono i 4-5 centimetri abbandonano le branchie che ormai non servono più e sono pronti per lasciare la pozza d'acqua e spostarsi sulla terraferma. In alcuni casi non si spostano in tempo e svernano nell'acqua, ma se questa gela purtroppo non sopravvivono.

Se durante la stagione estiva l'acqua diventa troppo fredda, il tritone torna nella terraferma: la sua pelle diventa più ruvida, il colore sbiadisce e scompare la cresta dorsale dei maschi... diventano insomma molto meno appariscenti e molto più irriconoscibili, motivo per cui della loro vita nella terraferma si sa ben poco.

Il tritone alpino si mangia la rana!

Il cibo di cui sono particolarmente ghiotti i tritoni alpini è costituito dalle uova della rana temporaria... quindi dove ci sono molti tritoni potrebbe essere ben poco presente questo tipo di rana. Mangiano anche piccole larve, tra cui quelle delle libellule, altre uova di tritone e piccoli crostacei. Quando si spostano sulla terra mangiano coleotteri, mosche e lombrichi. Si salvano i rospi, le cui uova non sono commestibili per i tritoni.

Il tritone alpino è nella lista rossa degli anfibi come specie non minacciata

Sono sempre meno gli habitat favorevoli al tritone alpino, cresce il grado di inquinamento degli ambienti in cui viviamo, viene spesso rilasciato pesce in acque montane... ecco perchè il tritone alpino è catalogato nella lista rossa degli anfibi (2005) come specie non minacciata (LC).
Gli vanno quindi dedicate le attenzioni che merita: laghetti e pozze d'acqua non inquinata, senza pesci, ricchi di plancton e di vegetazione subacquea.