Note tecniche dell'affresco - La calce
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La calce
La calce è ottenuta dalla cottura di sassi calcarei nella fornace a legna e dal successivo spegnimento in fossa.
CaCO3 —> CaO + CO2
il carbonato di calcio attraverso la cottura libera l'anidride carbonica e rimane l'ossido di calcio che è la calce viva.
Ca + H2O —> Ca(OH)2
la calce viva si spegne nell'acqua e diventa idrato di calcio cioè calce spenta.
Plinio consiglia di usare la calce spenta da almeno 3 anni. Secondo la maggioranza degli specialisti 1 anno è sufficiente per evitare la cosidetta "fioritura dei bottoni" che possono comparire a danno della pittura. Si può valutare che la calce è ben spenta quando si appiccica come colla al ferro della cazzuola, mentre non è ancora pronta se la cazzuola esce pulita.
Generalmente per l'affresco si preferische la calce untuosa detta "grassello". Per accertarsi della buona qualità del grassello se ne scioglie una piccola quantità in un recipiente d'acqua, se il giorno seguente si è formata una pellicola alla superficie dell'acqua significa che la calce è buona, cioè in grado di essere ben carbonata.
E' anche utile avere sempre a disposizione:
- Latte di calce che è grassello allungato con acqua quel tanto che basta per essere steso col pennello;
- Acqua di calce che è il liquido limpido che rimane sopra la calce quando si lascia riposare il latte di calce.