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Testimonianze della preistoria: fossili

Testimonianze della preistoria - Giurassico: mare profondo, isole paludose e vita preistorica a Recoaro Terme

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Giurassico

dal mare poco profondo alle isole paludose e ricche di vita

geologia giurassico amonitiDurante il primo periodo del Giurassico i rilievi costituitasi nel Recoarese alla fine del Triassico furono appianati del tutto: si formò un ambiente marino poco profondo, analogo a quello da cui era interessata l'intera regione veneto-trentina. Questa "Piattaforma Veneta" era limitata ad occidente dal profondo Bacino Lombardo e ad oriente da un profondo braccio di mare ("Solco Bellunese"), che la separava da un'analoga struttura nota come "Piattaforma Friulana". Queste piattaforme potevano comprendere zone paludose o addiritturaisole. Questi ambienti erano molto ricchi di vita, con condizioni climatiche molto simili alle attuali aree tropicali: i bassi fondali erano popolati da crinoidi, brachiopodi, gasteropodi e bivalvi (tra cui l'interessantissimo Lithiotis problematica) e le aree emerse erano coperte di unafolta vegetazione, in particolare piante del genere delle Bennettitali. La formazione che registra la varietà di questo ambiente è nota col nome di Calcari grigi, che prendono il nome di Membro di Rotzo quando testimoniano l'ambiente emerso.

A partire dal giurassico medio, complessi movimenti tettonici portarono ad un progressivo sprofondamento della piattaforma, che divenne una piana sottomarinapiuttosto profonda e povera di ossigeno. Queste vicende hanno provocato un'ampia lacuna stratigrafica e così, al di sopra dei Calcari Grigi, troviamo pochi metri di calcari nodulari rossi che corrispondono alla formazione del Rosso Ammonitico Veronese. Questo strato, che nella Valle dell'Agno affiora soltanto sul fondo della Val di Rialbo (in località Novale di Valdagno), presenta, seppure in modeste quantità, testimonianze fossili tipiche di un ambiente pelagico: ammoniti e belemniti.

Rosso Ammonitico Veronese

Il Rosso Ammonitico indica uno strato di calcari e calcari marnosi mal stratificati, con tessitura nodulare, caratterizzati generalmente (anche se non necessariamente) da una notevole frequenza di ammoniti fossili, e dal colore rosso o rosato (ma sono frequenti anche toni violacei e verdi) a causa dell'ossidazione del ferro. I noduli formano allineamenti irregolari e sono spesso deformati e appiattiti nel senso della stratificazione. Possono essere molto addensati, fino ad essere compenetrati, di colore più chiaro ed elevato tenore in carbonato di calcio, sotto forma di calcite.
In passato era utilizzato come pietra da costruzione (un esempio monumentale è l'Arena di Verona), ma attualmente la cavatura industriale del rosso ammonitico è soprattutto in funzione del suo utilizzo come pietra ornamentale, sia per interni che per esterni, per la bellezza delle sue sfumature. Gli impieghi prevalenti sono nel settore dei pavimenti, ma è utilizzato anche per l'assemblaggio di scale, rivestimenti, colonne, balaustre, stipiti, cornici, caminetti, lavori di scultura.
Insieme a quello di Carrara, il distretto produttivo veronese rappresenta il principale polo italiano per la produzione di marmi e agglomerati, e uno dei maggiori e più rinomati a livello internazionale.

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